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30 SeTTEMBRE 2021 h14.00

Rilevazione del Permafrost alpino con metodi elettrici ed elettromagnetici (ERT, GPR)

Il permafrost interagisce con il clima reagendo con processi di aggradazione o degradazione, determinanti aumento o diminuzione del suo spessore. La trasformazione dello stato del permafrost nei versanti alpini rappresenta una criticità per le comunità e gli ecosistemi. Oltre ad indurre instabilità dei versanti, causa cambiamenti in diversi altri processi geomorfologici generando scenari di rischio. Inoltre, la riserva di acqua di lungo periodo rappresentata dai terreni interessati da permafrost è destinata a diventare un reservoir sempre più importante nel contesto di riscaldamento globale in corso. Essendo sensibili al ghiaccio interno formato in condizioni di prolungate temperature sottozero, i metodi della tomografia geoelettrica (ERT) e del Ground-Penetrating Radar (GPR) sono comunemente impiegati per rilevare la presenza di permafrost nei versanti detritici. I rock glacier (miscele di detrito e ghiaccio in lento movimento lungo i versanti) sono le più chiare, abbondanti e studiate forme indicative di permafrost nelle regioni montuose. In questo seminario sono illustrate alcune applicazioni di indagini ERT e GPR per la rilevazione del permafrost nei rock glacier.

Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa

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Adriano Ribolini

Italia

Posizione attuale

ATTIVITA’ DI RICERCA

Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa

Adriano Ribolini si occupa di metodi di individuazione del permafrost e del suo significato climatico nella regione alpina europea. Inoltre, studia i rapporti fra depositi glaciali e permafrost (rock glacier) con l’obiettivo di ricostruire i cambiamenti paleoambientali avvenuti nella criosfera alpina. Oltre ad indagini termiche di superficie, ha frequentemente impiegato metodi elettrici ed elettromagnetici su rock glacier sviluppando interpretazioni dei dati capaci di ricostruire lo loro architettura (crio)-stratigrafica interna. Attualmente è impegnato in progetti di caratterizzazione del permafrost come acquifero di lungo termine tramite l’impiego combinato di indagini geomorfologiche, termiche, fotogrammetriche e geofisiche.